Scegliere tra diventare ingegnere civile o ingegnere edile può essere una decisione complessa, ma è indispensabile se stai pensando di intraprendere una carriera nel mondo dell’ingegneria. Entrambe le professioni offrono opportunità stimolanti e prospettive di carriera promettenti, ma richiedono competenze, interessi e obiettivi di carriera leggermente diversi.
Ingegneria Civile e Ingegneria Edile, infatti, sono discipline strettamente correlate ma con sfumature diverse che possono influenzare la tua formazione e la tua carriera. In questa guida scopriremo insieme in cosa consistono queste differenze, così da aiutarti a fare una scelta informata e in linea con le tue aspirazioni professionali.
Iniziamo subito.
Cosa fa un ingegnere civile?
Per prima cosa, iniziamo da una definizione di ingegneria civile, per capire esattamente di cosa si occupa e perché è diversa da quella edile. L’ingegneria civile è una disciplina che si occupa della progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture fisiche che supportano la società moderna. Nel concetto di infrastruttura è compresa un’alta gamma di opere, dalle strade ai ponti, dalle dighe ai sistemi di trasporto, fino agli edifici e alle strutture pubbliche.
Il compito principale dell’ingegnere civile è garantire che queste opere siano sicure, efficienti e sostenibili, contribuendo allo sviluppo e al miglioramento della qualità della vita.
Per diventare un ingegnere civile, dovrai sviluppare una serie di competenze tecniche e trasversali. Tra queste figurano la conoscenza approfondita della matematica e della fisica, la capacità di utilizzare software di progettazione assistita (CAD) e competenze in gestione dei progetti e analisi strutturale. Gli ingegneri civili devono anche essere abili nel problem solving e avere una buona comprensione delle normative e dei regolamenti di costruzione.
Parlando, invece, di ambiti di applicazione, gli ingegneri civili lavorano su progetti come:
- Infrastrutture di trasporto, come la progettazione e la costruzione di strade, autostrade, ponti e sistemi di trasporto pubblico;
- Costruzioni idrauliche, inclusi acquedotti, dighe e sistemi di gestione delle acque;
- Infrastrutture urbane, che comprendono la pianificazione e lo sviluppo di reti di fognature, sistemi di smaltimento delle acque reflue e altri servizi pubblici;
- Infrastrutture energetiche, come oleodotti, gasdotti e centrali elettriche.
Cosa fa un ingegnere edile?
Dall’altra parte, vediamo nel dettaglio di cosa si occupa l’ingegneria edile e cosa può fare un professionista specializzato in questo ambito. L’ingegneria edile è una branca dell’ingegneria che si concentra sulla progettazione, costruzione e manutenzione di edifici e altre strutture edilizie. A differenza dell’ingegneria civile, che copre una vasta gamma di infrastrutture, l’ingegneria edile è più focalizzata sugli edifici stessi, includendo sia la loro funzione strutturale che l’estetica e la sostenibilità.
La missione degli ingegneri edili è garantire che gli edifici siano sicuri, funzionali, durevoli e conformi alle normative edilizie.
Entrando nello specifico, gli ambiti di applicazione dell’ingegneria edile fanno riferimento a:
- Edifici residenziali: progettazione e costruzione di case, condomini e complessi residenziali;
- Edifici commerciali: costruzione di uffici, centri commerciali e altre strutture destinate a usi commerciali;
- Restauro di strutture storiche: lavori di conservazione e restauro di edifici storici, garantendo che siano preservati per le generazioni future.
Quali sono le differenze tra ingegnere civile e edile?
Come abbiamo detto, ci sono diverse differenze tra un ingegnere civile e un ingegnere edile. Una di queste differenze riguarda i percorsi di studio: il corso di laurea in ingegneria civile è solitamente strutturato per fornire una formazione più ampia e multidisciplinare. Gli studenti affrontano materie che coprono la progettazione e costruzione di infrastrutture come ponti, strade, dighe e sistemi idraulici. Il curriculum include anche corsi su materiali da costruzione, geotecnica, trasporti, e gestione dei rischi. Invece, il percorso di ingegneria edile è più focalizzato sugli aspetti specifici della costruzione di edifici. Gli studenti studiano la progettazione strutturale, la fisica delle costruzioni, la gestione del cantiere e l’uso di software di progettazione assistita (CAD). Inoltre, il corso di studi tende a concentrarsi più sulle tecniche di costruzione, sulla sostenibilità degli edifici e sul restauro di strutture esistenti.
Queste differenze nel percorso di studi si riflettono anche nelle aree di lavoro, nelle competenze e nelle mansioni di ingegneri civili ed edili. Entrando nello specifico, gli ingegneri civili hanno competenze estese nella progettazione e gestione di grandi infrastrutture pubbliche. Sono responsabili della pianificazione, progettazione e supervisione della costruzione di ponti, autostrade, sistemi fognari, dighe e altre opere pubbliche. Per potersi occupare di questo, devono avere una solida comprensione della meccanica dei materiali, dell’idraulica, della geotecnica e della gestione del territorio.
Gli ingegneri edili, invece, si concentrano principalmente sulla progettazione e costruzione di edifici. Le loro competenze hanno a che fare con la progettazione strutturale di edifici residenziali e commerciali, la valutazione della sostenibilità, la gestione dei cantieri e il restauro di edifici storici. Le responsabilità degli ingegneri edili si estendono anche alla supervisione dei progetti di costruzione, assicurandosi che i progetti siano completati in conformità con le normative edilizie e i requisiti di sicurezza.
Quali sono le opportunità professionali di ingegneri civili e edili?
A prescindere che tu scelga di specializzarti in ingegneria civile o edile, devi sapere che ci sono tantissime opportunità di carriera e negli sbocchi lavorativi per entrambe le figure professionali.
- Gli ingegneri civili possono trovare lavoro in tanti settori, compresi enti pubblici, aziende di costruzione, studi di consulenza e società di ingegneria. Sono spesso coinvolti in progetti di infrastrutture su larga scala, con opportunità di carriera che spaziano dal project management alla consulenza tecnica, fino alla ricerca e sviluppo nel campo delle costruzioni;
- Gli ingegneri edili tendono a lavorare più frequentemente nel settore privato, in aziende di costruzione, studi di architettura, e società di consulenza edile. Molto spesso gli ingegneri edili scelgono di diventare project manager per progetti di costruzione, consulenti per il restauro di edifici storici e specialisti in costruzioni sostenibili. C’è da dire anche che, grazie alla crescente attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica degli edifici, gli ingegneri edili trovano sempre più opportunità di specializzarsi in questi settori emergenti.
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