Ingegnere biomedico: chi è e cosa fa
26 Agosto 2024
ingegnere biomedico

Stai pensando di iscriverti alla facoltà di ingegneria per diventare ingegnere biomedico? L’ingegneria biomedica è una disciplina affascinante che combina tecnologia, medicina e innovazione.

Se ti stai chiedendo chi è un ingegnere biomedico e cosa fa nello specifico, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegheremo cosa significa intraprendere questa carriera, quali sono le competenze necessarie e le opportunità che offre. Iniziamo subito.

Chi è l’ingegnere biomedico?

L’ingegnere biomedico è un professionista che applica i principi dell’ingegneria per risolvere problemi nel settore medico e sanitario. In altre parole, il suo compito principale è sviluppare nuove tecnologie e dispositivi per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura dei pazienti. Per poter ricoprire questo ruolo, dovrai acquisire una combinazione di competenze tecniche, come quelle ingegneristiche, e una profonda comprensione delle scienze biologiche.

Cosa fa un ingegnere biomedico?

Parlando, nello specifico, delle mansioni di un ingegnere biomedico, possiamo dire che questo professionista ha come obiettivo principale nel suo lavoro quello di migliorare la salute e il benessere umano attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate. Ecco alcune delle mansioni e dei compiti più comuni che un ingegnere biomedico può svolgere:

  • Gli ingegneri biomedici sono responsabili della progettazione e sviluppo di dispositivi medici innovativi, come protesi, pacemaker, defibrillatori e sistemi di assistenza robotica. Questi dispositivi devono essere sicuri, affidabili e in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti;
  • Un altro campo in cui l’ingegnere biomedico è fondamentale riguarda la progettazione e il miglioramento dei sistemi di imaging medico, come risonanza magnetica (MRI), tomografia computerizzata (TC) e ultrasuoni;
  • Nel campo della medicina rigenerativa, gli ingegneri biomedici si dedicano allo sviluppo di biomateriali che possono essere utilizzati per la creazione di tessuti o per l’uso in impianti medici;
  • Un aspetto meno visibile ma altrettanto importante del lavoro dell’ingegnere biomedico è lo sviluppo di software utilizzati per l’elaborazione dei dati medici e la diagnosi. In questo sono compresi algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning per l’analisi di grandi quantità di dati medici, immagini diagnostiche e persino segnali provenienti da dispositivi indossabili;
  • L’ingegneria biomedica sta anche rivoluzionando il settore della robotica medica. L’introduzione di robot chirurgici ha migliorato la precisione nelle operazioni, riducendo i tempi di recupero e minimizzando le complicazioni e questo continuerà a caratterizzare la medicina del futuro;
  • Infine, molti ingegneri biomedici sono coinvolti nella ricerca scientifica per sviluppare nuove tecnologie o migliorare quelle esistenti.

Quali sono le competenze necessarie per diventare ingegnere biomedico?

Per diventare un ingegnere biomedico di successo, dovrai avere diverse competenze, sia tecniche (quindi, relative all’ingegneria) sia trasversali (parliamo, ad esempio, di soft skills). Tra le competenze tecniche, c’è la padronanza dell’elettronica, della meccanica, dell’informatica e della biologia. Dovrai inoltre sapere come funziona il corpo umano e come interagiscono i dispositivi medici con il sistema biologico. Oltre alle competenze tecniche, la capacità di problem-solving, la collaborazione con team interdisciplinari e l’innovazione sono soft skills indispensabili per un ingegnere biomedico.

Cosa studiare per diventare ingegnere biomedico?

Passiamo ora ad una delle domande più comuni tra chi si sta avvicinando a questa professione, ovvero cosa studiare per diventare ingegnere biomedico.

Il percorso di studi inizia con una laurea triennale in ingegneria biomedica, che ti offre una base solida di conoscenza in materie come la matematica, la fisica, l’elettronica, l’informatica e la biologia. Con la triennale, potrai comprendere i principi fondamentali della scienza e dell’ingegneria applicati alla medicina. Durante questi anni, acquisirai le conoscenze di base sulle tecnologie mediche, i dispositivi biomedici e il funzionamento del corpo umano dal punto di vista ingegneristico.

Dopo aver completato la laurea triennale, potrai proseguire con una laurea magistrale in ingegneria biomedica, che ti consentirà di specializzarti ulteriormente e di sviluppare competenze avanzate. A questo livello, potrai approfondire campi come la bioingegneria, l’elaborazione di immagini mediche, i biomateriali e la robotica medica. Durante la magistrale, inoltre, avrai la possibilità di lavorare su progetti di ricerca e lavorare su soluzioni per problemi complessi nel settore sanitario. Oltre a questi studi, potrai scegliere di specializzarti ulteriormente con master post-laurea o partecipare a programmi di dottorato per lavorare nella ricerca accademica o nell’industria.

Perché scegliere una laurea online in ingegneria biomedica?

Oltre a scegliere il corso di laurea, se stai pensando di diventare ingegnere dovrai anche scegliere l’Ateneo giusto per te. Accanto alle lauree “tradizionali”, esistono anche quelle online, sempre più popolari per chi cerca flessibilità e qualità accademica.

Università come ad esempio Unicusano offrono corsi di laurea online che ti permettono di accedere a un percorso formativo completo e aggiornato, senza i vincoli di una frequenza fisica in aula. I benefici sono diversi:

  • Flessibilità: grazie alla modalità telematica, potrai studiare secondo i tuoi ritmi, conciliando facilmente lo studio con altri impegni lavorativi o familiari. La possibilità di accedere ai materiali didattici 24/7 ti consente di organizzare il tempo in modo efficiente, garantendo una migliore gestione delle tue giornate;
  • Accesso a materiale didattico e slides: le università online ti permettono di accedere a tutte le risorse didattiche, come lezioni video, ebook e simulazioni interattive, direttamente nella piattaforma di e-learning;
  • Supporto costante: nonostante la modalità online, non sarai mai solo. Le università telematiche mettono a disposizione tutor e docenti per supportarti durante il percorso di studio, per darti dei feedback e chiarimenti sugli argomenti di studio;
  • Costi ridotti: studiare online può farti risparmiare tante spese rispetto ai corsi tradizionali. Ad esempio, risparmi sui costi di trasporto, alloggio e materiali di studio, che in molti casi vengono forniti direttamente dai docenti in piattaforma.

Sbocchi lavorativi di un ingegnere biomedico e ambiti di lavoro

L’ingegnere biomedico può lavorare in tanti differenti settori. Uno degli ambiti principali è l’industria dei dispositivi medici, dove si occupa della progettazione e sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Inoltre, gli ingegneri biomedici trovano occupazione in ospedali e centri di ricerca, dove supportano l’implementazione di nuove tecnologie per la cura dei pazienti. Possono anche lavorare per aziende farmaceutiche e biotecnologiche, contribuendo allo sviluppo di soluzioni innovative per la salute umana.

Nel concreto, quindi, puoi lavorare in aziende di dispositivi medici, centri di ricerca, ospedali, o anche come consulente per organizzazioni sanitarie. Le competenze acquisite in questo campo ti permettono di operare in diversi settori come la robotica medica, le nanotecnologie, l’ingegneria tissutale e la bioinformatica.

Per saperne di più sui corsi di laurea online in ingegneria, contattaci ora.

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Credits Immagine: DepositPhotos / hquality

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