Biomeccanica: cos’è e a cosa serve
22 Ottobre 2024

Il termine biomeccanica è un mix delle parole “bio” (organismo) e “meccanica”. In buona sostanza, è lo studio del movimento del meccanismo motorio umano in risposta a stimoli interni ed esterni.

La biomeccanica è una disciplina basata su un’ampia gamma di concetti provenienti dalla meccanica, dall’anatomia, dalla fisica e dalla psicologia. Di fatto, è una branca dell’educazione fisica e della scienza dello sport che indaga i meccanismi motori sottostanti il corpo umano. Questa disciplina è essenziale per atleti, allenatori, fisioterapisti e chiunque sia interessato a migliorare la propria salute e le proprie prestazioni fisiche.

Sport e biomeccanica

Le attività sportive svolgono un ruolo importante nel mantenersi in forma e nell’alleviare la tensione accumulata durante la giornata. Tuttavia, chi si allena regolarmente sa che lo stress fisico e mentale è il più grande nemico dell’attività sportiva.

La lentezza, i tempi di recupero, la fatica, la stanchezza fisica, le infiammazioni e, soprattutto, gli infortuni non solo causano scomode interruzioni in merito al programma di allenamento, ma hanno anche un impatto negativo sulla salute e sulle prestazioni.

Tutto questo può essere evitato grazie alla biomeccanica del movimento, che è diventata una disciplina rivoluzionaria nel mondo dello sport.

Origini della biomeccanica nello sport

I più famosi fautori della biomeccanica sono filosofi (Aristotele), inventori (Leonardo da Vinci), matematici (Giovanni Alfonso Borrelli), fisiologi (Etienne Jules Murray) e persino fotografi (Edward J. Muybridge).

Comunque, l’applicazione della biomeccanica al settore sportivo è un’idea nata in Europa a metà del XXI secolo e poi diffusasi in tutto il mondo. Tra i suoi fondatori figurano Vladimir Zatsiorki dell’Istituto Centrale di Educazione Fisica di Mosca e Gerhard Hochmuth dell’Istituto di Biomeccanica di Lipsia.

Il passo successivo verso un serio sviluppo della biomeccanica fu compiuto nel 1967 da Richard Nelson negli Stati Uniti. Nelson diede un contributo significativo con la sua ricerca sulle conoscenze biomeccaniche per la programmazione dell’allenamento, il miglioramento delle prestazioni e la prevenzione degli infortuni.

In seguito ai Giochi Olimpici di Roma dello stesso anno, gli strumenti biomeccanici sono stati sviluppati anche in Italia e utilizzati nel ciclismo, nella corsa e nel calcio a supporto delle federazioni sportive nazionali.

Biomeccanica: concetti chiave

La biomeccanica del movimento è una disciplina affascinante che ci aiuta a capire come si muove il nostro corpo e come possiamo ottimizzare la nostra salute e le nostre prestazioni fisiche. Dagli atleti professionisti agli amatori in generale, la conoscenza della biomeccanica può fare una grande differenza nella prevenzione degli infortuni e nel raggiungimento degli obiettivi di fitness.

Per comprendere la biomeccanica del movimento è importante conoscere alcuni concetti di base:

  • leve (il nostro corpo utilizza le braccia per generare forza. La lunghezza della leva influisce sulla sua capacità di generare forza in modo efficiente);
  • centro di gravità (è il punto in cui si concentra tutto il peso del corpo. Saper controllare il baricentro è molto importante per mantenere l’equilibrio);
  • inerzia (è la proprietà di un oggetto a restare fermo a meno che non venga influenzato da una forza esterna);
  • forza e coppie (le forze influenzano il movimento del corpo umano. Una forza è una spinta o una trazione, mentre una coppia è una forza di rotazione che fa girare parzialmente il corpo).

Quali sono i vantaggi della biomeccanica per gli atleti?

Chiunque pratichi uno sport o un’attività fisica, sia a livello professionale che amatoriale, sa quanto sia importante un allenamento regolare. Allo stesso modo, sappiamo che l’interruzione dell’attività fisica, anche se dovuta a sollecitazioni esterne, come lesioni o microtraumi, decreta la fine di un percorso.

Per questo motivo, avere dalla propria parte una scienza come la biomeccanica è essenziale per un allenamento continuo prima e dopo le gare o, più semplicemente, per la propria salute fisica. I biomeccanici utilizzano le loro competenze in anatomia, fisiologia umana e medicina sportiva per implementare le attività fisiche.

Ma cosa fanno esattamente i biomeccanici? Qual è il loro scopo?

Il corpo umano è una macchina meravigliosa e ha bisogno di un equilibrio per funzionare e avere prestazioni ottimali a livello sportivo. L’obiettivo principale della biomeccanica è quindi identificare le limitazioni funzionali, capire quali compensazioni devono essere affrontate e modificare i movimenti dell’atleta attraverso esercizi specifici.

I vantaggi della biomeccanica per gli atleti sono infiniti. Riassumiamoli in tre aree principali, che sono anche coerenti con gli obiettivi su cui si concentra la biomeccanica:

  • miglioramento delle prestazioni (la comprensione dei movimenti sportivi attraverso lo studio della biomeccanica è fondamentale per migliorare le prestazioni, sia in gara che durante gli allenamenti. Infatti, la biomeccanica definisce gli schemi di movimento ottimali e garantisce che i muscoli vengano attivati al momento giusto senza sovraccaricare il corpo dell’atleta. Le attività di routine che attivano i muscoli target non solo migliorano l’efficienza delle prestazioni, ma riducono anche lo stress e l’affaticamento, comuni negli sport di lunga durata);
  • prevenzione degli infortuni (studiare il movimento del meccanismo motorio umano nello sport significa capire la meccanica che sta dietro a certe prestazioni e quindi identificare le vulnerabilità che possono portare a traumi e lesioni. In questo caso, è anche molto importante sapere quali schemi di movimento è meglio seguire e su quali accessori tecnici si può intervenire per rafforzare la muscolatura durante l’allenamento. Solo così si possono evitare infortuni e imprevisti);
  • mantenere la forma fisica (oltre alla fase di preparazione e al giorno della gara, uno dei momenti più delicati per gli atleti è la fase di recupero post-gara. Affinché gli atleti mantengano la loro forma fisica senza ridurre l’efficienza raggiunta nella fase pre-gara e in quella di allenamento, è fondamentale seguire i dettami della fisiologia e seguire schemi di allenamento al fine di migliorare il benessere psico-fisico).

Biomeccanica nella corsa

Uno degli obiettivi più importanti per gli amanti della coesa è quello di sviluppare la massima consapevolezza delle proprie prestazioni fisiche durante la fase di preparazione. Proprio per questo motivo la corsa è uno degli sport in cui l’intervento biomeccanico è essenziale.

Ridurre gli infortuni, conservare l’energia ed evitare di sovraccaricare il corpo significa non solo prepararsi alla gara nel miglior modo possibile, ma anche vivere con maggiore consapevolezza al fine di evitare infortuni vari.

Applicare la biomeccanica alla corsa significa prestare particolare attenzione alla biomeccanica dei piedi e delle gambe. Il piede e la parte inferiore della gamba non solo sostengono la maggior parte del peso corporeo, ma svolgono anche un importante ruolo fisiologico nel ritorno venoso grazie ai vasi sanguigni. I piedi e le gambe sono quindi considerati il cuore periferico del corpo umano. Pertanto, allenare i piedi e le gambe significa allenare la salute generale del corpo, che a sua volta migliora le prestazioni atletiche in generale.

I principali accessori utili per i piedi e le gambe comprendono scarpe da corsa, ortesi, kinesio taping, gambali e calze a compressione graduale. Le scarpe da corsa svolgono ovviamente un ruolo funzionale molto importante per i piedi durante la corsa, ma non agiscono sulla parte superiore del piede. Lo stesso vale per l’uso di plantari e kinesio taping, che agiscono localmente sul piede e sulla gamba. Una buona soluzione è quella di combinare scarpe da corsa e gambali a compressione, che possono agire sia sul piede che sulla gamba.

Uno degli accessori per la corsa più efficaci e meno conosciuti, che agisce contemporaneamente su piedi e gambe, sono le calze a gambaletto. Sono efficaci perché avvolgono il piede e si estendono fino al ginocchio, fornendo contemporaneamente compressione al piede e alla gamba.

Credits: Wavebreakmedia / Depositphotos.com

Articoli Correlati

Chiedi informazioni

Lascia i tuoi dati e verrai ricontattato da un consulente Unicusano per l’orientamento

    Si autorizza il trattamento dei dati inseriti PER LE FINALITÀ INDICATE AL PUNTO 4 DELL'INFORMATIVA sopra indicata, ai sensi del REGOLAMENTO UE 2016/679 E del decreto legislativo 196/2003



    Chiedi informazioni
    Lascia i tuoi dati e verrai ricontattato da un consulente Unicusano per l’orientamento

      Si autorizza il trattamento dei dati inseriti PER LE FINALITÀ INDICATE AL PUNTO 4 DELL'INFORMATIVA sopra indicata, ai sensi del REGOLAMENTO UE 2016/679 E del decreto legislativo 196/2003