Cos’è una FPGA e come viene programmata
24 Giugno 2025

Un FPGA, acronimo di Field-Programmable Gate Array, è un dispositivo elettronico digitale che può essere programmato per eseguire funzioni logiche specifiche. A differenza dei circuiti integrati tradizionali, le FPGA offrono una flessibilità senza pari, poiché possono essere riconfigurate dopo la loro produzione. Questo le rende estremamente utili in una vasta gamma di applicazioni, dal settore delle telecomunicazioni a quello automobilistico, dall’elettronica di consumo all’industria aerospaziale.

Caratteristiche

Le FPGA sono costituiti da una matrice di blocchi logici programmabili (LUT, Look-Up Tables) interconnessi, affiancati da risorse addizionali come flip-flop, moltiplicatori e memorie. I blocchi logici possono essere configurati per implementare funzioni booleane, mentre le connessioni permettono di creare circuiti complessi. Questa architettura consente ai progettisti di personalizzare il comportamento del dispositivo in base alle esigenze specifiche dell’applicazione.

Le FPGA sono caratterizzate anche da una notevole capacità di parallelismo, consentendo l’esecuzione simultanea di molte operazioni. Questa proprietà è particolarmente vantaggiosa in applicazioni che richiedono elevati throughput o elaborazione in tempo reale, come l’elaborazione video, il machine learning e le reti di comunicazione.

Come funzionano?

Una FPGA si trasforma in un dispositivo hardware personalizzato attraverso la configurazione dei suoi blocchi logici programmabili (PLB) e delle interconnessioni, utilizzando un linguaggio di descrizione dell’hardware (HDL) standard come Verilog o VHDL. Le funzioni specifiche progettate per l’FPGA e le interconnessioni tra di esse vengono descritte in un HDL. Questa descrizione viene poi compilata per generare un file di configurazione per l’FPGA.

Grazie al linguaggio di descrizione dell’hardware, è possibile sfruttare le risorse integrate dell’FPGA, come array di memoria e core PCI, oltre a creare circuiti logici personalizzati (come sommatori, multiplexer e altre funzioni specifiche) utilizzando elementi FPGA di base.

Nel processo di sintesi, il codice HDL viene convertito in una netlist, che rappresenta in modo efficace le porte logiche e le interconnessioni necessarie per implementare il codice. Successivamente, la netlist viene mappata sui PLB e sulle interconnessioni che compongono il dispositivo.

Tipi di FPGA

Le FPGA si presentano in diverse varianti, ognuna con caratteristiche uniche in termini di configurabilità, consumo energetico, elementi programmabili e memoria on-chip.

FPGA basati su antifusibili

Queste FPGA sono configurabili ma non riconfigurabili. Utilizzano un elemento programmabile chiamato antifusibile, che può essere attivato una sola volta mediante l’applicazione di un’alta tensione, creando connessioni tra i fili interni. Una volta configurata, una FPGA basata su antifusibili non può essere modificata.

FPGA basati su SRAM

Queste FPGA sono altamente versatili e possono essere configurate durante il funzionamento. Utilizzano la memoria statica ad accesso casuale (SRAM) per memorizzare le istruzioni di configurazione e necessitano di una memoria esterna per conservare il codice di configurazione.

FPGA basati su Flash

A differenza delle FPGA basate su SRAM, i flash-based FPGA memorizzano la loro configurazione in una memoria flash non volatile, offrendo il vantaggio di mantenere le impostazioni anche in assenza di alimentazione.

Vantaggi

I principali vantaggi delle FPGA includono:

  • Flessibilità (le FPGA possono essere riprogrammate per adattarsi a nuove specifiche o per correggere errori dopo il deployment);
  • tempistiche di sviluppo accelerate (a differenza della progettazione di ASIC o Application-Specific Integrated Circuit, che richiede significativi investimenti di tempo e denaro, le FPGA possono essere programmate e modificate rapidamente, riducendo il time-to-market);
  • elevata performance (le FPGA possono eseguire operazioni in parallelo, offrendo prestazioni superiori rispetto ai microprocessori tradizionali per applicazioni specifiche);
  • costo efficiente per basse tirature (per produzioni a basso volume, le FPGA possono risultare più economiche da implementare rispetto agli ASIC).

Come vengono programmati gli FPGA

La programmazione delle FPGA avviene attraverso un processo noto come sintesi, che trasforma una descrizione di alto livello del circuito, redatta in linguaggi di descrizione hardware (HDL) come VHDL o Verilog, in un file binario che definisce le configurazioni necessarie per il dispositivo. Questo file, a sua volta, verrà caricato nelle FPGA tramite un processo noto come programmazione.

Ecco i passaggi:

  • progettazione e descrizione del circuito (in questa fase iniziale, gli ingegneri definiscono la logica del circuito utilizzando un linguaggio HDL. Questo può coinvolgere l’uso di strumenti di simulazione per testare il comportamento del circuito e assicurarsi che soddisfi i requisiti predefiniti);
  • sintesi (una volta redatto il codice HDL, questo viene processato attraverso un sintetizzatore, che converte la descrizione in una rete di porte logiche adatta per l’implementazione su FPGA. Durante questa fase, il sintetizzatore ottimizza il circuito per le risorse disponibili e cerca di minimizzare latenza e consumo energetico);
  • mappatura (dopo la sintesi, le porte logiche generate vengono mappate sui blocchi logici e sulle risorse disponibili nelle FPGA. Questo passo è cruciale, poiché determina come il circuito utilizzerà effettivamente le risorse fisiche del dispositivo);
  • layout e implementazione (in questa fase, viene creato un layout specifico per il circuito su FPGA. Questo include le connessioni tra i vari blocchi logici, così come la gestione delle risorse comuni e delle aree di routing);
  • generazione del bitstream (al termine del processo di implementazione, viene generato un file binario, noto come bitstream, che contiene le informazioni necessarie per configurare le FPGA. Questo file sarà poi utilizzato per programmare il dispositivo);
  • programmazione delle FPGA (infine, il file bitstream viene caricato sulle FPGA, normalmente tramite interfacce JTAG o di programmazione specifiche. Una volta completato questo passaggio, l’FPGA è pronto per l’uso e potrà eseguire le logiche definite dal progettista).

Applicazioni

Gli FPGA trovano applicazione in numerosi ambiti grazie alla loro versatilità. Tra le applicazioni più diffuse possiamo citare:

  • telecomunicazioni (utilizzate per gestire segnali complessi, elaborazione di dati e formati di compressione);
  • elettronica di consumo (impiegate nei televisori, nei sistemi audio e nei dispositivi di streaming);
  • industria automobilistica (utilizzate nel controllo dei motori, nei sistemi di infotainment e in altri dispositivi critici);
  • aerospaziale e difesa (essenziali per sistemi di radar, comunicazioni sicure e analisi dei dati in tempo reale);
  • machine learning (impiegate per accelerare algoritmi di apprendimento automatico, consentendo operazioni in tempo reale);
  • sistemi di controllo industriale (i sistemi di controllo industriale impiegati per la gestione di infrastrutture quali reti elettriche, raffinerie di petrolio e impianti di trattamento delle acque, si avvalgono di FPGA, facilmente adattabili alle esigenze specifiche dei diversi settori. In questi ambiti critici, le FPGA possono essere sfruttate per l’implementazione di automazioni e funzionalità di crittografia basate su hardware, a beneficio della cybersecurity);
  • data center (le FPGA contribuiscono valore ai data center agevolando server, reti e infrastrutture di storage a larga banda e bassa latenza).

Limitazioni

Nonostante i molti vantaggi, le FPGA presentano anche alcune limitazioni. Innanzitutto, il costo per unità può essere relativamente alto rispetto agli ASIC, specialmente per produzione su larga scala. Inoltre, tendono a consumare più energia rispetto agli ASIC, poiché i circuiti non sono ottimizzati per una funzione specifica. Infine, la curva di apprendimento associata alla programmazione delle FPGA può essere ripida per i nuovi utenti, richiedendo competenze specialistiche in linguaggi di descrizione hardware e nei processi di design.

Conclusioni

In conclusione, le FPGA rappresentano una soluzione versatile e potente per la progettazione di circuiti digitali, combinando flessibilità, prestazioni elevate e costi di sviluppo relativamente contenuti. La loro capacità di essere riprogrammate le rende particolarmente adatte per ambienti in rapida evoluzione e per applicazioni che richiedono modifiche frequenti. Mentre gli sviluppatori continuano a esplorare nuove frontiere nell’uso delle FPGA, è probabile che queste rimangano un elemento centrale nell’evoluzione dell’elettronica e dell’ingegneria informatica.

Credits: HayDmitriy / Depositphotos.com 

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